Bricolage contro la nevrosi

Lo confesso: quando un amico mi parlò del bricolage, avevo una vaga idea di cosa si trattava.

Ero infarcito di luoghi comuni che avevano generato una sorta di confusione ed immaginavo i patiti di tale hobby vestiti con una sorta di tuta alla Orazio, quello di Topolino, sempre indaffarati con seghetti e martelli.

Il mio cammino verso il bricolage è stato per qualche verso, non voluto ma per fortuna che ci sia stato.

La mia vita professionale è sempre stata costellata da immani stress che, a lungo andare, mi hanno causato un fortissimo esaurimento nervoso.

Convivere con questa infermità è davvero debilitante perché il corso della propria vita, subisce un vero stop: tutto quello che si faceva prima si infarcisce di ostacoli e ciò che era facile, dopo  diviene estremamente difficile.

Stavo proprio passando quella delicata fase quando un mio amico mi suggerì di darmi al bricolage per allentare la tensione.

All’inizio sorrisi credendo che fosse solo un modo per prendermi bonariamente in giro ma poi, vedendo che stava parlandomi seriamente, iniziai ad incuriosirmi ed accettai l’offerta.

Inutile sottolineare che il mio amico era un appassionato del fai da te e mi introdusse poco alla volta all’interno di questo mondo che presenta mille sfaccettature: una a seconda delle proprie inclinazioni.

Recandomi in un importante centro di bricolage della mia città, rimasi stupefatto da quanti reparti erano a disposizione per ogni tipo di esigenza: dal giardinaggio al decupage, dal fai da te all’elettricità…tutto per tutti i gusti.

Confesso che passai qualche ora  ad osservare, incuriosito, ogni singolo settore di quel centro. Cercavo una ispirazione che mi permettesse di iniziare il mio percorso e, pensando al mio asfittico terrazzo, scelsi di occuparmi di abbellirlo ed arricchirlo, facendo tutto con le mie mani.

Trovai del personale che mi diede dei preziosi consigli dopo che esposi  le caratteristiche dello spazio che volevo sistemare.

L’addetto di quel settore mi ascoltò con attenzione e disegnò una piantina del mio terrazzo seguendo le mie istruzioni e poi, iniziò a prospettare delle soluzioni di arredo e di cosa avrei avuto bisogno.

Ignoravo, in quel preciso momento, che quel terrazzo smorto sarebbe diventato con il passare del tempo e con il mio impegno, una sorta di medicina per il mio esaurimento.

Sono passati degli anni da allora ed il terrazzo è colorato e vivo, con piante e fiori che hanno suscitato l’invidia di ogni persona che ha avuto modo di vederlo.

Ora, posso respirare con calma sapendo che ho eliminato la nevrosi dedicando qualche ora al bricolage e, quando posso, suggerisco ogni amico di intraprendere quel cammino creativo che riempie di soddisfazioni e serenità la nostra vita,  rimuovendo quelle che sono le tensioni del quotidiano.

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