Rapporto Cyberbullismo: Unicef, oltre un terzo dei giovani vittima di bullismo online

Il bullismo da sempre colpisce molti giovani sopratutto i più deboli ed indifesi, quelli che molto più facilmente purtroppo cadono nella rete degli scherzi a volte anche molto pesanti dei loro coetanei o dei ragazzi più grandi. Con l’avanzare della società, dello sviluppo delle nuove tecnologie, delle nuove tendenze e delle nuove mode, anche il bullismo di è evoluto. Se prima era più semplice da controllare e far cessare oggi è ancora più difficile e ancora più pesante per chi lo subisce.

CYBERBULLISMO

Con questo termine, coniato solo da qualche anno, si tende a raggruppare tutti i modi con cui i bulli rendono la vita difficile ai ragazzi più deboli o più tendenti a farsi dominare. Il Cyberbullismo è il bullismo attuato attraverso internet. Il Cyberbullismo si svolge tramite chat, con dei messaggi offensivi, facendo circolare in rete foto, il più delle volte modificate, per far vergognare il protagonista delle foto. Si è purtroppo trovato anche il modo di far arrivare migliaia di messaggi al malcapitato a tutte le ore, questi messaggi contengono insulti a lui, ai suoi cari, cattiverie gratuite e di certo non meritate. Il problema del cyberbullismo però, a differenza del bullismo come siamo abituati a conoscerlo, è che viaggiando in internet, riesce a far circolare molto più velocemente le informazioni che vanno a danneggiare la persona presa di mira. Una volta che l’informazione, che possa essere una foto, un messaggio o una violazione della privacy, viene messa in rete la sua diffusione avviene a macchia d’olio e il più delle volte è molto difficile da poter togliere o comunque non è così rapido come si possa pensare. In questo modo il malcapitato viene colpito da molte più persone e in un tempo molto più lungo quindi il cyberbullismo è molto più pericoloso rispetto al bullismo puro e semplice. Tramite internet è anche molto semplice trovare notizie personali da far circolare e poter usare per prendere in giro in modo anche pesante fino ad arrivare all’annullamento della persona presa di mira.

RAPPORTO DELL’UNICEF SUL CYBERBULLISMO

In un rapporto redatto a inizio febbraio di quest’anno dall’Unicef, in Italia quasi il 90% dei giovani tra i 15 e i 24 anni navigano in internet. Di questo 90% una buona fetta è vittima di cyberbullismo. Secondo l’Unicef il bullismo e il cyberbullismo viaggiano di pari passo con la differenza che il bullismo è possibile da fermare mentre il cyberbullismo può rimanere in rete per sempre danneggiando pesantemente la persona che lo riceve. Essendo internet un mondo in continuo movimento, le minacce e gli atti di bullismo provocati tramite la rete provocano nella persona presa di mira ferite molto profonde che lo segnano a vita. Si è stimato che le vittime di cyberbullismo sono le più predisposte al consumo di alcool in modo smisurato, al consumo di stupefacenti, sono i primi che abbandonano la scuola o gli studi senza apparente motivo, sono quelli che purtroppo soffrono maggiormente di disturbi mentali e nelle peggiori delle ipotesi sono i più soggetti al suicidio.

Secondo l’Unicef la mano più grande dovrebbe arrivare dai loro genitori, che dovrebbero comunque sempre controllarli, aiutarli e stargli vicino sopratutto se si trovano davanti dei cambi repentini di comportamento del proprio figlio.